A differenza del solare termico è una tecnologia che permette di convertire direttamente l’irradiazione solare in energia elettrica. I pannelli sono composti da celle fotovoltaiche, che praticamente si comportano come delle minuscole batterie in seguito all’irraggiamento solare.
Il materiale usato per le celle fotovoltaiche commerciali è il silicio, che dev’essere di elevata purezza. Gli impianti in circolazione sul mercato sono principalmente di due tipi: in silicio amorfo (più economici) o mono e policristallino (più costosi ma anche più efficienti). Purtroppo a causa dei costi del silicio è una tecnologia che deve essere incentivata economicamente. La durata media di un impianto è di circa 25 anni. Un impianto per uso residenziale ha una potenza media di picco di 2-3 kW.
Come funziona un impianto solare fotovolatico?
I pannelli fotovoltaici, orientati in il più possibile perpendicolarmente alla radiazione solare convertono la radiazione solare in corrente elettrica. Questa conversione avviene per mezzo di un inverter, che trasforma la corrente elettrica continua prodotta dal pannello in alternata ed utilizzabile. L’energia elettrica prodotta può essere utilizzata per tutte le utenze domestiche che richiedono per il funzionamento consumo di energia elettrica con il vantaggio di non produrre emissioni inquinanti. I pannelli solari fotovoltaici si differenziano anche per la connessione a meno alla rete elettrica nazionale.
Maggiori informazioni sugli incentivi si possono trovare sul sito ufficiale del “Conto Energia”: www.gse.it/attivita/ContoEnergiaF/FAQ/Pagine/default.aspx